“instagram chiude in europa, è ufficiale!”. Terrificante, vero? Ancora più terrificante degli articoli SEO che promettono di spiegare diete miracolose (come perdere dieci kg facendo un semplice passo giornaliero). Benché, almeno sul breve periodo, si tratti di una fake news, il significato di tale notizia fa riflettere non poco.
Come Digital marketer, dopo aver passato anni a studiare tecnicismi e strumenti, sono arrivato ad una conclusione “esistenziale”: l’importante non è saper utilizzare alla perfezione lo strumento, bensì comprenderne il concetto alla base.
Certo, a molti tale informazione potrà sembrare banale, ma nel mondo delle aziende italiane del 2022 non lo è affatto. Lascia che ti racconti una breve storia triste, della quale io stesso sono stato protagonista.
La verità sui tools digitali, dal 2019 ad oggi
Nel 2019 venni contattato da un’azienda del territorio Veneto. L’allora marketing manager mi chiese di formare alcune risorse interne all’utilizzo di uno strumento specifico. Io accettai, svolgendo il mio ruolo di facilitatore, fornendo le competenze richieste.
I dipendenti dell’azienda famigliarizzarono ben presto con lo strumento, applicandolo con successo nelle strategie di digital marketing aziendali. Dopo neanche una settimana, il Marketing Manager mi contattò di nuovo complimentandosi, offrendomi la gestione di alcuni asset pubblicitari.
Dopo neanche due settimane, lo strumento sul quale l’azienda aveva investito, sia in termini di formazione che di struttura, smise di funzionare in tutto il mondo. Il motivo? Sconosciuto. O mio dio, che notizia sconvolgente! E la garanzia, chi potrà mai fornire una garanzia alle aziende e ai liberi professionisti che investono nel digitale??
Vuoi la garanzia? Comprati un frigorifero! Scherzi a parte, l’unica garanzia disponibile nel mondo online è la comprensione del concetto che sta alla base dello strumento. Perché la triste verità della gran parte degli strumenti digitali è una, e una soltanto: ciò che stai utilizzando (non importa se gratis o a pagamento) non è di tua proprietà e potrebbe cambiare/scomparire da un momento all’altro.
Tuttavia, se sei a conoscenza del concetto di funzionamento, potrai ottenere i medesimi risultati servendoti di qualunque tool. Ma, ma… torniamo all’inizio della digital news di oggi. Meta potrebbe realmente chiudere Instagram e Facebook in Europa nei prossimi anni?
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Instagram potrebbe chiudere in europa?
Meta, ex facebook, ha abituato il grande pubblico ad utilizzare in modo del tutto gratuito alcuni “luoghi digitali”. Creare una pagina Facebook, così come un account business instagram sono pratiche eseguibili a costo zero. Almeno, fino ad oggi.
Instagram, così come Facebook, LinkedIn e in generale qualunque social media potrebbe decidere di chiudere in Europa in qualunque momento, senza dovere alcuna spiegazione. Allo stesso modo, l’algoritmo di qualunque social potrebbe cancellare il tuo account dall’oggi al domani. Oppure, potrebbe cambiare le regole del gioco inserendo delle tasse per l’utilizzo di qualcosa che fino all’altro ieri era gratis.
Certo, possono farlo, perché sono imprese. Poniamo che tu abbia pubblicato una marea di contenuti su una delle piattaforme citate, o che pianifichi di farlo: ha davvero senso? Si, ma a due condizioni:
- Crea una copia di tutto ciò che pubblichi, soprattutto se si tratta di contenuti lunghi e difficili da creare (Video, Podcast, Articoli). In caso di eliminazione dell’accout, cambiamenti, o malfunzionamenti, avrai comunque a disposizione ogni cosa;
- Oltre alla presenza sulle maggiori piattaforme, costruisci anche qualcosa di tuo come un sito web sul quale hai maggior controllo;
- Comprendi i concetti alla base dei singoli luoghi digitali.
Per concludere, certamente sarebbe possibile che Meta chiuda o limiti alcuni prodotti in Europa, oppure chiuda definitivamente i battenti. La domanda successiva che devi porti però è la seguente: a meta converrebbe?
A meta conviene chiudere Instagram in Europa?
Sebbene il web pulluli di articoli riguardanti il calo di fatturato dell’azienda sul mercato europeo per via delle ultime news legate alla diatriba sui dati, data la dimensione del player occorre ragionare sul lungo periodo, e non sul breve/medio.
L’Europa rappresenta un bacino d’utenza goloso per l’azienda statunitense, che non ha di certo intenzione di ritirarsi dal mercato. Farlo significherebbe rinunciare – come direbbe il buon Montemagno – a un sacco di grano.
Aggiungo inoltre che le informazioni precedenti non vogliono in alcun modo essere un deterrente all’utilizzo delle piattaforme digitali. L’opportunità che ci viene data da Meta per creare una fanbase affezionata è incredibile. Lo stesso ragionamento vale per YouTube, Pinterest, Tiktok e compagnia. Quindi, se fino ad ora hai creato una presenza online qualitativa e quantitativa su piattaforme social come Instagram, puoi rilassarti (e anzi, ti esorto a continuare).
Tieni però presente che l’ideale sarebbe avere anche uno spazio sul quale hai più controllo, come un sito web. A proposito, se ci stai pensando, ti consiglio la mia guida su come costruire un sito web a norma di legge. Si tratta di un insieme di indicazioni concettuali da prendere in considerazione prima di creare – o investire sulla creazione di – un sito.